Carta fondativa e Statuto

CARTA FONDATIVA DELL'ISTITUTO PER UNO SVILUPPO UMANO INTEGRALE DELLA PERSONA

Nasce l'idea di fondare un istituto di culture e formazione per "un'ecologia dell'uomo", denominato "ISTITUTO PER LO SVILUPPO UMANO INTEGRALE (I.SV.UM.I.)".

Questa la volontà mia e di mia moglie che, dopo oltre 10 anni di discernimento e riflessione, è giunta ad una (provvisoria) conclusione. Questi nostri tempi, così tormentati, hanno bisogno di una mentalità nuova per essere interpretati e compresi nella loro totalità. La post modernità ci ha consegnato una gravissima lacerazione tra l'uomo e il Creato. I danni provocati sono ancora più evidenti se si guarda alla rottura della relazione tra umanità e la sua vera natura.

L'uomo è una creatura di Dio; la natura è stata creata da Dio stesso. Egli è natura ma è anche ragione razionale soggettiva e vive in un ambiente naturale. L'uomo è parte della natura ma non si esaurisce in esso poiché è essere capace di autoconsapevolezza ed è l'unico essere capace di autodistruzione. La sua libertà si esprime con maggiore forza e pienezza. L'uomo dotato di spirito, inteso come scintilla divina dentro di sé, è in sé essere relazionale di corpo, mente e spirito. Natura e Spirito. La scissione corre su questi due estremi e presuppone il mancato riconoscimento di Dio come padre unico di tutta la famiglia umana.

I moderni sistemi di produzione, il modello logico lineare, quantitativo e materialista, l'incapacità dei responsabili delle scelte pubbliche di operare per il bene comune hanno reso l'uomo schiavo del materialismo e della conquista di un benessere terreno, che consiste solo nell'accumulo di esperienze, beni, valori, dati, emozioni. Tutto ciò lo rende un soggetto che disperde la propria vocazione alla relazione.

Lo spirito dell'uomo, presenza divina coerentemente organizzata in sé, è confinata e occlusa da un comportamento coartato da sofisticate tecniche comunicative e pericolose narrazioni di successo irraggiungibile. L'uomo post moderno sembra messo nell'angolo da ciò che egli stesso ha, sapientemente, creato.

La natura divina dell'uomo è marginalizzata tanto nei fatti quanto nel discorso pubblico culturale, sociale e politico.

Le condizioni ambientali in cui oggi egli vive gli si rivoltano contro, ma non per una supposta vendetta della natura, ma perché sono frutto di scelte che vanno contro il suo stesso interesse e contro la "razionalità naturale". L'incapacità ad abituarsi al cambiamento climatico così repentino nell'ultimo secolo, l'inquinamento dei nostri processi produttivi pur razionalmente organizzati, la teoria della "scarto e dei bisogni necessari" da soddisfare fiaccano le energie vitali dell'uomo, che distrae se stesso dal perseguimento della sua unica vocazione: l'Amore per Dio.

L'umanità post moderna ha ancora la possibilità di riprendere una strada diversa da quella che ci ha proprio condotti a queste situazioni di degrado ecologico e spirituale.

Il tormento di questi tempi, essenzialmente spirituale, può essere causa di un futuro migliore in cui l'uomo recupera ciò che sente effettivamente dentro: la voglia di "libertà di amare" insopprimibile. L'uomo è stato destinato ad amore, questo è il nostro convincimento sul destino dell'umanità intera. Questo perché l'umanità per la creazione è frutto di un atto volontario di Amore divino. La stessa Trinità ha voluto il mondo e ne ha permesso le condizioni di esistenza. La creazione naturale ha una sua dignità intrinseca e oggettiva, non va distrutta ma preservata e utilizzata secondo la sua logica intrinseca che Dio padre ci rivela attraverso di essa stessa. La natura e la creazione non vanno divinizzate poiché sono frutto della volontà di Dio che nel Suo unico disegno di amore l'ha destinata a tutta l'umanità perché essa potesse sussistere con dignità. L'uomo deve rispettare la creazione, perché creatura a sua volta. In quanto unica creatura voluta ad immagine di Dio egli ha l'obbligo di custodire la terra e di prenderne i soli frutti possibili.

Per affrontare questi tempi bui e preparare le nuove generazioni ad un nuovo tempo di apprendimento abbiamo bisogno di una nuova prospettiva culturale con cui affrontare nuove interpretazioni della realtà-relazionale.

Una nuova strada può essere così sintetizzata: "verità, cultura e narrazione per un'ecologia integrale dell'uomo".

La verità è lo spirito di Dio che vibra di amore dentro ciascuno; tutti, nessuno escluso. Le forme di espressione divergono secondo la cultura di ogni nazione, popolazione e tradizione.

La narrazione da recuperare è quella di un percorso della storia che possiamo contribuire ad indirizzare, convinti che Dio ci conduce verso la salvezza. Il bene dell'uomo è il bene dell'intera creazione perché anch'essa attende di essere redenta. Alla fine dei tempi ogni cosa sarà ricapitolata in Cristo, che introduce il mondo nella vita trinitaria da cui ogni cosa è cominciata. La creazione come atto di amore, attraverso la parola. In principio era, infatti, il verbo.

I nuovi tempi hanno bisogno di un nuovo linguaggio e di una nuova visione per potersi tradurre in futuro possibile e sostenibile. Il nuovo linguaggio, nella nostra prospettiva, è il dialogo tra ragione soggettiva, cioè la razionalità umana, e ragione oggettiva, i fatti. L'equilibrio sempre precario tra questi due elementi è un fattore determinante di future condizioni di equilibrio umano. L'ecologia dell'uomo è la rappresentazione dell'equilibrio tra ragione soggettiva e ragione oggettiva. Questi due poli devono poter trovare, nel tempo, forme dinamiche di espressione che permettano all'uomo di scoprire il disegno che il creatore ha su di lui. L'uomo è tale e la sua inalterabile, immanente ed originaria dignità si eleva, quando scopre che egli stesso è il progetto di Dio. La ragione soggettiva è fondamentale per lo sviluppo del percorso di conoscenza e la ricerca di strade nuove che rendano possibile all'uomo la sua esistenza su questa terra; la ragione oggettiva è essenzialmente la natura, cioè l'insieme delle leggi naturali prescritte dal Creatore e vivificate continuamente dal tempo. Non si tratta di indicare, qui, una natura oggettiva di cose immutabili e fisse, che assomiglino a qualcosa di vecchio; si tratta di accogliere i fatti inequivocabili e strutturali del vivere e della vita. L'uomo, avendo necessità di conoscerli li apprende attraverso la scienza, poichè sente la necessità di codificarli e di esplorarli.

La dinamica tra la ragione soggettiva e la ragione oggettiva costituite l'idea di sviluppo dell'istituto di ecologia dell'uomo. L'ecologia dell'uomo è questa dinamica.

Per comprenderla occorre un atto di amore preventivo: cioè la personale decisione di credere che "l'Amore-in-relazione" rappresenta il principio motore dell'esistente. L'Amore è una persona; è persona trinitaria, perché l'amore ha bisogno delle differenze, perché è esso stesso differenza. In tal senso non vi potrà essere separazione tra fede, intesa come atto personale di partecipazione all'Amore, e la scienza, intesa come la ragione soggettiva umana, che rappresenta per l'istituto un dono dell'Amore di Dio-Trinità all'umanità.

La ragione quando è relativa ai fatti strutturali della Vita, si apprezza come "ragione oggettiva". La dinamica tra ragione soggettiva e ragione oggettiva è detta naturale, cioè rappresenta la struttura, essa stessa, della comprensione del reale. La dinamica tra ragione soggettiva oggettiva svela all'uomo la Realtà, che rappresenta l'immagine umana di dinamiche inalterabili del divenire. Per cui il tempo, lo spazio fisico altro non sono se non condizioni della realtà; ma sono solo "alcune" delle condizioni. Le più immediatamente percepibili. La relazione tra le dimensioni della realtà svela all'uomo la Verità; la ragione soggettiva è il mezzo per indagarla, ma non l'unico; la ragione oggettiva rappresenta l'oggetto di osservazione, la base da cui partire e, sovente, il limite stesso dell'indagine. Tutto il cosmo è ordinato secondo sequenze di equilibri tra condizioni: su questa terra le leggi naturali ne rappresentano una; la scienza costituisce il mezzo per scoprirle ed evincerle. In tal senso l'utilizzo di esse al fine di preservare l'esistenza dell'uomo su questa terra è del tutto ragionevole e auspicabile. Ecco perché, potremmo dire, esiste un diritto umano inalienabile alla dignità. La dignità della persona è la dimensione personale di queste dinamiche: è la dimensione della carne, quella concreta. Ciascun uomo ha diritto ad una vita degna perché la ragione oggettiva ha inteso rendere omogenee le condizioni di esistenza per ciascuno e la ragione soggettiva, attraverso le scienze sociali e scientifiche, conduce a ritenere che nessuno può essere escluso dall'acquisire il suo proprio statuto personale: la dignità, cioè l'insieme delle condizioni soggettive ed oggettive di esistenza. Tale progetto, per l'Istituto, si chiama Amore; ed è l'Amore di Dio-Trinità per l'umanità intera.

L'uomo post moderno può intraprendere la strada del suo linguaggio naturale. Intendiamo con questa espressione la capacità dell'uomo di attribuire un valore ed un significato a ciò con cui entra in contatto, dopo averne compreso il codice costitutivo e lo statuto strutturale. Ogni fatto diventa una realtà narrata quando entra in contatto con l'uomo. La persona, come unità inscindibile di corpo, anima e spirito è in relazione con l'ambiente che lo circonda. La natura aspetta che egli scopra il proprio codice perché ciò serve e servirà all'uomo per interpretare la realtà e la storia, nonché se stesso, inoltre. Ciò che entra in relazione con l'uomo e la natura muta essa stessa significato, chè un nuovo significato gli è assegnato dai membri della relazione stessa. La relazione stessa fa mutare non il valore ma il significato di entrambi i soggetti in relazione. Il linguaggio non è un mezzo di comunicazione, né un canale di trasmissione di significati. È il significato dei fatti e delle realtà in relazione. In questo mondo significante e significato non coincidono; quando ogni cosa sarà ricapitolata, invece, coincideranno. Ogni linguaggio, quindi, si esprime attraverso una peculiare cultura, distinta per zone, luoghi, tradizione, ambiente. Il linguaggio naturale, per sua costituzione, ha struttura relazionale: è scienza umana e intuizione ragionevole nonché natura oggettiva. Si nutre della fiducia nei metodi scientifici di ricerca, coerentemente rapportati alle esigenze spirituali dell'uomo. La scienza è tale se realizza e migliora il raggiungimento della dignità dell'uomo. La scienza riflette sul "come", poiché l'uomo è sempre il "cosa". In ogni caso non è la parola definitiva su di esso. Resta uno strumento, privilegiato, di scoperta del codice naturale delle cose. La scienza è metodo euristico; lo spirito è strumento significativo di tali realtà. Il linguaggio naturale costituisce il mezzo per realizzare ciò. L'uomo ha bisogno di un approccio spirituale per comprendere i nuovi tempi. Senza codesto modo nulla sarà comprensibile. La spiritualità dell'uomo consiste nella sequela di Cristo perché questi gli mostri Dio-Padre per mezzo dello Spirito Santo.

Il linguaggio naturale è scienza in cammino; è spiritualità attraverso l'esperienza di ciascuna persona in relazione con l'integrità amante di un altro soggetto e dell'ambiente. Esso aiuta l'uomo a trovare la sua vera vocazione, che è e resta l'Amore. Dio ama ciascuno di noi in maniera assolutamente unica. Questo è il motivo per cui ciascuna persona è irripetibile, perché tale è l'atto di amore con cui Dio lo ha voluto che venisse creato. L'irrinunciabile peculiarità di ciascuno di noi è il segno dell'indispensabilità di ogni persona perché il cammino comune si compia. Non esiste un successo personale, ma si danno solo storie comuni, come narrazione di una sola unica verità: quella spirituale.

La comunanza delle esperienze è strutturale, al di là di ogni apparenza, che una logica lineare ci fa sembrare. I fatti esperienziali hanno una loro dignità scientifica, perché dotati di razionalità, che il linguaggio naturale riesce ad interpretare, poiché è fondato su uno statuto relazionale che permette all'uomo di interrogarsi, di comprendersi e di scegliere liberamente la relazione con l'altro, come mezzo di realizzazione di sé stesso.

"Lo sviluppo umano integrale dell'uomo" è un percorso spirituale, una necessità, una prospettiva etica, un approccio culturale aperto ad ogni uomo.

Per ecologia dell'uomo si intende la cura e la custodia dell'integrità dell'unità umana, nelle sue dimensioni di corpo, mente e spirito. La complessità dell'uomo non è risolvibile se non con metodo complesso. Ecologia dell'uomo è amore per l'uomo nella sua integrità, valorizzazione di ogni aspetto. Il corpo non è la gabbia dello spirito, ma è il luogo fisico in cui la dignità dell'uomo è custodita. La mente umana può esprimere le sue potenzialità secondo la cultura che la anima. Essa si nutre di idee e sensi profondi, messaggi e significati che la realizzano pienamente solo se si dirige verso obiettivi rispettosi del fine per cui essa è stata creata. Lo spirito dell'uomo è inafferrabile perché non appartiene alla possibilità del possesso umano. Esso va coltivato, formato correttamente a discernere i fini migliori per le persone. Esso non coincide con la coscienza ma si esprime in essa. Lo spirito dell'uomo è la presenza divina in sè.

La relazione tra uomo e natura è organizzata mediante "finalità". Per il nostro istituto essa è fare esperienza dell'amore. L'Amore è un'esperienza. È un fatto. È la relazione tra uomini e tra questi e l'ambiente. In questa relazione si esprime la vera natura dell'ecosistema. Amare e amarsi per lodare Dio, creatore del cielo e della terra. La stessa biodifferenza è una finalità del creatore della Vita. Essa si muove distinguendosi, differenziando. La Vita si crea per differenziazione dell'indistinto; perciò la biodifferenza rappresenta un valore naturale del rapporto dell'umanità con la Natura e col suo creatore. È un valore all'interno delle relazioni umane stesse; essa va compresa, custodita, tutelata, promossa.

La grandezza umana, crediamo sia in ciò: riconoscersi creati da Dio, per un disegno di Amore, che per ciascuno è differente. La vita terrena è il tempo affidatoci perché ciascuno scopra questo particolare amore. Il percorso si realizza nella relazione tra l'uomo e la Natura. Scindere questi due elementi non fa cogliere la pienezza dell'amore che Dio ha avuto per l'umanità. L'uomo da solo può pericolosamente avere una deriva egotica e distruttiva. L'ambiente considerato in sé diventa un'ideologia oppure un feticcio da rispettare solipsisticamente. Solo la relazione scioglie i due elementi. Natura e Uomo. Fatto e verità. Dio-Trinità e Umanità.

Ogni fatto e ogni verità ha bisogno di un suo linguaggio: il linguaggio naturale è il significato di questa relazione. Ogni relazione deve esprimersi in una cultura: l'ecologia integrale dell'uomo, il valore di cui i nostri tempi futuri hanno bisogno.

L'istituto è destinato a tutto ciò nei modi più vari e diversi, secondo i tempi, purché in coerenza con la carta fondativa presente e ha il fine essenziale della formazione in ogni modo e con ogni metodo amorevole, di esprimere e diffondere la cultura della Vita; in tal senso "ecologia dell'uomo" e Vita" sono concetti coincidenti. Dio ha creato ogni cosa nei cieli e sulla terra; egli è ciò che genera la Vita e ciò a cui tutto ritorna dopo essere stato creato.

L'istituto prevede percorsi di formazione per l'integrazione tra mente, corpo e spirito. Esse sono tre dimensioni della persona ineliminabili, appartenenti alla sua dignità e allo statuto che Dio ha voluto per essa. I tre elementi devono essere contemporaneamente considerati in ogni percorso di formazione: dalla progettazione alla realizzazione e alla valutazione. Ogni persona è un'entità complessa di queste tre dimensioni. Il corpo, secondo le leggi della natura, risponde all'interrogativo del "chi" ed opera secondo il principio della specializzazione. La fisiologia, la patologia e la fisiopatologia medica indicano questo aspetto. Lo studio della dimensione del corpo va realizzata secondo i principi antichissimi della medicina naturale, che deve trovare un suo statuto scientifico in questa epoca. La medicina naturale, correttamente intesa, non appartiene al mondo esoterico o della magia, ma della scienza, cioè della natura. La medicina è una sola è unica: quella per l'uomo; la distinzione tra scuole mediche è dannosa e frutto di un errore di fondo: la divisione di un sapere, che, invece, è destinato ad essere convergente; non esiste una medicina allopatica e una alternativa, esiste la medicina per la persona. È compito dell'uomo trovarne le cause e i meccanismi di azione. In questo senso la ricerca va incentivata e sospinta verso lidi coraggiosi. Ogni profilo della scienza medica va ricollocato nel suo corretto ambito e/o rivitalizzato. L'istituto predilige la ricerca di queste materie, ben consapevole che ogni tempo e ogni conoscenza anche della natura ha i suoi limiti e il bene più grande resta il bene della persona, la quale sempre liberamente sceglierà il trattamento per lei prediletto. Una sana conoscenza dei principi innovatori dei metodi in natura della medicina potrà illuminare le coscienze per formarle rettamente.

La mente è il campo di elezione delle scienze psicologiche. A questa l'istituto dedica particolare cura nella formazione nella consapevolezza che ogni mezzo, strumento o strategia umanamente possibile e moralmente corretta e sana può portare dei benefici. La mente risponde alla domanda del "come". L' io e il Sé rappresentano le due dimensioni da studiare e da considerare.

Lo spirito è la presenza dello Spirito Santo nella persona che ad essa si rivela come Trinità. Ogni cosa ha una struttura ternaria in questo mondo come rappresentazione dell'unità inscindibile di mente, corpo e spirito. Il percorso di vita spirituale, ciascuno secondo il proprio carisma, cultura, tempi personali e possibilità è il terreno dove si sviluppa lo spirito di ogni persona. L'istituto favorisce il percorso spirituale di ogni persona. Lo spirito risponde alla domanda: "perché?". Solo un percorso essenzialmente spirituale può portare alla risposta. La religione, attraverso i suoi simboli è l'espressione umana più alta dello spirito. La forma di conoscenza più elevata delle realtà spirituali è la mistica.

Le tre dimensioni devono restare unite, pena la rovina dell'uomo. Il corpo rappresenta il luogo fisico che le scienze mediche indagano e vogliono conoscere. La natura offre i suoi rimedi. Lo studio del metodo in natura delle terapie non è un' arte magica, ma scienza. L'uomo post moderno non conosce la natura, la sottovaluta e la fugge. Si rifugia nella comoda pseudo disciplina scientifica solo perché non conosce la potenza della natura. La mente viene indagata preferibilmente col metodo psicologico, aperto alle innovazioni scientifiche del tempo corrente; lo spirito si apre nei percorsi di meditazione, preghiera, ascesi e nell'esercizio delle virtù. La bellezza è categoria fondante dei percorsi associativi.

In ogni azione dell'istituto attraverso la preghiera e l'invocazione a Dio Padre creatore del cielo e della terra si chiede di poter realizzare l'integrazione delle dimensioni personali dell'uomo. Questo è il primo atto di affidamento di ogni attività dell'istituto. L'azione dello Spirito Santo, mediante Gesù Cristo rappresenta la dinamica guaritrice di ogni persona. Maria, Madre della natura ("Mater Naturae") è il titolo cristiano che l'Istituto usa per invocare la Madre celeste, intermediatrice di ogni speranza e dono. Per l'istituto solo Gesù Cristo guarisce; gli altri si prendono cura della persona.

L'istituto si dedica alla formazione delle generazioni future e di coloro che hanno una responsabilità nella comunità civile al rispetto della Vita in ogni senso e aspetto; la Vita è Dio stesso; l'attenzione è parimenti rivolta alle comunità; Dio è Amore ed è un Amore Bello. Le attività dell'istituto saranno dedicate alla cura e sviluppo integrale dell'uomo, per costituire le basi e le condizioni di un umanesimo integrale in cui ciascuno possa realizzare la sua umanità particolare, seguendo la Via personale ed esclusiva che Dio ha tracciato per lui.

A tal fine l'istituto agisce con ogni mezzo permesso dalle norme e dalle leggi perchè i fini siano perseguiti. In particolare l'istituto si colloca in una prospettiva culturale internazionale ed europea. L'ampiezza del tema permette di configurare relazioni internazionali dell'istituto perchè il rispetto della Vita in una sana relazione tra uomo e ambiente siano diffusi e sviluppati ulteriormente.

L'Isvumi nasce come istituto a vocazione europea, poiché in questa attuale fase storica è piuttosto comprensibile che il futuro delle popolazioni europee è di stare uniti nelle rispettive differenze per il bene comune delle future generazioni. A tal fine l'istituto nasce come istituzione privata dedicata alla formazione delle nuove generazioni europee. L'Europa è la casa comune delle sue genti e rappresenta un contesto di cui tenere conto. L'Isvumi nasce in Italia quale paese che ha voluto fortemente l'integrazione europea e nasce come testimonianza che la formazione dei cuori è il terreno di elezione per il bene comune universale delle persone e dei popoli. Il rispetto delle differenze è una cifra ineliminabile dei compiti istituzionali dell'Istituto. Per tali motivi la lingua ufficiale dell'istituto è l'italiano; altre lingue potranno in ogni caso essere utilizzate secondo il contesto e l'opportunità; la lingua italiana resta, in ogni caso, ineliminabile. La sua sede è nel territorio italiano; altre sedi potranno essere stabilite anche in altri paesi europei ed extraeuropei e in altri continenti. La sede principale resterà in ogni caso sempre in Italia, secondo la scelta dei fondatori.

L'istituto, pur essendo un'opera laica, è ispirato dalla spiritualità del Bell'Amore, di cui Sr. Nunziella Scopelliti è l' unica fondatrice per volontà divina. L'istituto agisce in modo autonomo dall'istituto religioso, ma vi è unito spiritualmente perchè è opera di due laici appartenenti all'associazione dei laici del bell'Amore. Anche in futuro nessuna confusione potrà instaurarsi tra i due soggetti. Nella distinzione reciproca, si ricerca l'unità.

Lo sviluppo integrale della persona e la custodia del Creato restano il fondamento della nascita dell'istituto e ne costituiscono i fini specifici. I mezzi sono adottati secondo il contesto culturale e le possibilità normative offerte dal luogo ove le azioni si intraprenderanno, senza alcuna limitazione se non il rispetto, intrinseco ed estrinseco, delle finalità qui indicate come fondanti. Il metodo della programmazione pluriennale, basato sul discernimento dello spirito è il metodo di elezione di lavoro dell'Isvumi.

L'Isvumi crede in Dio Trinità, nell'educazione dei cuori delle generazioni future della comunità europea e intende rappresentare la testimonianza delle esigenze dell'uomo post moderno verso il futuro. L'ecologia dell'uomo è il disegno che Dio ha per l'uomo e noi intendiamo cooperare, come servi inutili, a realizzarlo. A questo ci chiama la responsabilità di oggi.

L'istituto indica quali suoi speciali protettori: S. Ildegarda di Bingen, S. Brigida di Svezia, S. Giuseppe e S. Michele Arcangelo.

Che Dio aiuti e sostenga sempre questa opera, che vuole essere un'opera di Dio per l'uomo, benedica coloro che ne faranno parte e guardi con benevolenza coloro che incontreremo.

Pergine Valdarno (Ar)

Prima stesura: 13 ottobre 2013



ATTO COSTITUTIVO E STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE

"ISTITUTO PER LO SVILUPPO UMANO INTEGRALE"

(I.SV.UM.I.)

Il giorno 17 settembre 2020 presso il domicilio e residenza privata dei seguenti signori si è costituita, ai sensi del codice civile italiano, un'associazione senza scopo di lucro denominata Istituto per lo sviluppo umano integrale (Isvumi). Sono intervenuti i signori:

-Ciro Amato nato a Napoli il XX, CF: YY, residente e domiciliato ad ogni effetto di legge in XX;

-Loredana Parrella, nata a Napoli il XX, CF: YY, domiciliata come sopra per gli istessi effetti.

i costituenti sono in rapporto di coniugio tra di loro.

I signori come sopra epigrafati costituiscono l'associazione Isvumi disciplinata dal seguente statuto.

Ad ogni effetto di legge e di comune accordo gli intervenuti indicano nella sig.ra Loredana Parrella la presidente dell'associazione e il sig. Ciro Amato come direttore e tesoriere, fino alla costituzione degli organi e alle nuove elezioni, come da statuto.

STATUTO ASSOCIATIVO

ARTICOLO 1

COSTITUZIONE, DENOMINAZIONE E DURATA

  1. È costituita l'Associazione "Istituto per lo Sviluppo umano integrale" senza scopo di lucro secondo il Codice del Terzo settore d. lgs. n. 117/2017, e a norma degli art. 36 e seguenti del Codice civile. Essa è un'associazione culturale senza scopo di lucro appartenente all'ampio ambito degli enti del terzo settore, degli enti intermedi della società civile.
  2. L'Associazione ha durata illimitata, salvo quanto previsto dal presente statuto o dalle norme di legge. L'Associazione è apolitica, apartitica, laica, aconfessionale e non ha scopo di lucro. Ogni ricavo deve essere esclusivamente reinvestito per il conseguimento delle finalità dell'associazione e non è ammessa alcuna redistribuzione diretta o indiretta di utili e ricavi. È sempre fatto salvo il diritto al rimborso delle spese e l'autonomia negoziale dell'associazione per instaurare rapporti, anche di lavoro coi terzi e coi propri soci, nei limiti stabiliti dalle normative in vigore al momento delle decisioni.

ARTICOLO 2

VOCAZIONE ASSOCIATIVA

  1. L'associazione ha una vocazione internazionale e promuove le proprie attività ad ogni livello territoriale e si impegna affinchè gli scopi statutari siano conosciuti, condivisi e realizzati in ogni Continente, paese e presso ogni popolazione, comunità e persona senza alcuna distinzione relativa a idea, cultura, appartenenza politica, sesso, razza, stato personale, orientamento sessuale, religione. L'accoglienza, nel senso cristiano del termine è cifra distintiva dell'associazione.
  2. Le attività dell'associazione sono proposte con metodo fraterno e sempre ispirate dall'insegnamento sociale cristiano e della Chiesa cattolica, nonché alla ragione naturale, che costituiscono i criteri direttivi inderogabili dell'associazione.
  3. Essa rispetta ogni credo filosofico, religioso e stato personale. Nessuna discriminazione per condizione personale, di pensiero o di attività può essere perpetrata dagli organi associativi. Le attività sono destinate a tutti gli uomini di buona volontà, che ne condividano gli scopi, nonché alle organizzazioni ed istituzioni pubbliche e private, territoriali, nazionali, comunitarie e internazionali.
  4. Il criterio di distinzione, rispetto delle personali differenze è principio della vocazione associativa. Le attività dell'associazione, in collaborazione con altri soggetti, si realizzano, pertanto, nella più perfetta distinzione di convinzioni, fede, credo, autonomia.
  5. L'associazione crede fortemente nella formazione delle nuove generazioni. Pertanto viene favorita l'educazione dei giovani alla comprensione e all'esperienza dello sviluppo integrale della persona.
  6. La lingua ufficiale dell'associazione è l'italiano. Altri idiomi possono essere utilizzati informalmente o secondo le convenzioni d'uso internazionali o locali. In ogni caso i documenti ufficiali restano esclusivamente in italiano.
  7. L'associazione è conosciuta dai terzi con la seguente dicitura: I.SV.UM.I.- Istituto per lo Sviluppo Umano Integrale.

ARTICOLO 3

VALORI E PRINCIPI

  1. La carta fondativa/atto costitutivo rappresenta il documento in cui sono raccolti i principi e i valori fondativi dell'istituto. Essi per volontà dei fondatori sono inderogabili e rappresentano le radici antropologiche delle attività associative, che si adeguano alla cultura in cui si realizzano.
  2. L'associazione ispira le norme del proprio ordinamento, nonché la sua interpretazione oggettiva, ai principi di democrazia e di uguaglianza delle opportunità nell'esercizio dei diritti dei destinatari delle attività e degli associati interni, nella più piena tutela del criterio di differenziazione delle situazioni personali.
  3. L'associazione si dota di un archivio storico e corrente, al fine di valorizzare la memoria e le esperienze di vita sociale.

ARTICOLO 4

FINALITA'

  1. Le finalità dell'Associazione sono da considerarsi di interesse generale. Esse, conformemente all'atto costitutivo, sono:
  • promozione, ricerca, studio, comunicazione del tema dello sviluppo umano e dell'ecologia come integrazione tra le dimensioni di corpo, mente, spirito e loro connessioni con l'ambiente sociale, con la Creazione e con la natura, secondo le più pregnanti determinazioni e significati indicate nella Carta fondativa;
  • progettazione, gestione di ogni attività umana e sociale negli ambiti e settori idonei a realizzare gli scopi statutari e di quelli contenuti nella Carta fondativa/atto costitutivo;
  • valorizzazione e tutela, nonché promozione della Natura e dell'ambiente, quale valore fondamentale per la vita di ciascun uomo, secondo l'esperienza che la comunità umana ne ha fatto nel tempo e che fonda l'idea stessa di civiltà;
  • gestione di strutture, anche immobiliari, fondi, risorse patrimoniali e immateriali, naturali e non naturali, idonee a realizzare gli scopi statutari. A mero titolo esemplificativo e non definitivo, l'istituto potrà gestire aree, riserve, parchi, immobili, di qualunque provenienza, patrimoni finanziari, di beni demaniali, anche a destinazione vincolata, mobiliari o simili;
  • progettazione, realizzazione, manutenzione delle aree, immobili e risorse di cui al numero precedente, nonché di sue porzioni, anche mediante affidamento di convenzioni, contratti, o negozi o altri atti e provvedimenti di qualunque natura da parte di soggetti terzi, pubblici e privati;
  • gestione di attività, appalti, contratti, convenzioni, accordi, programmi e servizi pubblici che siano strumentali e/o finalizzati, anche parzialmente, agli scopi statutari o che possano essere utili a tali fini. Tali attività possono essere gestite in tutte le forme ammesse dall'ordinamento internazionale, comunitario, nazionale regionale e locali, e possono essere sia a titolo gratuito che oneroso;
  • progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione di strutture volte all'accoglienza di persone, comunità e gruppi al fine di promuovere i valori dell'associazione;
  • studi, ricerche, pubblicazioni, con qualsivoglia periodicità, relative agli scopi di cui sopra;
  • organizzazione di eventi a carattere formativo e non formativo, a scopi comunicativi, promozionali, pubblicitari che realizzino gli scopi dell'associazione;
  • intrattenimento di relazioni con soggetti, pubblici e privati, internazionali, comunitari, nazionali, regionali provinciali e comunali che siano coerenti con le finalità dell'associazione;
  • consulenza, supporto, collaborazione ad enti privati e pubblici, internazionali, comunitari e nazionali relativi ai temi oggetto della carta fondativa e ai programmi pluriennali ed annuali di attività dell'Istituto;
  • rappresentazione degli interessi associativi favorendo la crescita anche enti privati o istituzioni, coinvolgendo gli enti pubblici centrali e periferici, organizzazioni sindacali, gli organismi sanitari, previdenziali e assicurativi, istituti scolastici e di formazione;
  • consulenza societaria, legale, tecnica, amministrativa, finanziaria e organizzativa agli associati e a soggetti terzianche attraverso la collaborazione con soggetti terzi;
  • promozione di iniziative culturali, politiche, scientifiche, amministrative e legislative atte a introdurre e realizzare un sano sviluppo umano integrale nelle realtà politica, istituzionale, giuridica, associative, culturali, formative, scolastiche ed in ogni ambito o settore in cui la presenza dell'uomo sia possibile;
  • formazione in ambito scolastico a docenti e studenti delle scuole istituti di ogni ordine e grado, anche universitario;
  • realizzazione di idonee attività di comunicazione scientifica, divulgativa, in ogni modalità operativa ammessa dalla legge dello Stato, utile alla diffusione degli scopi statutari, anche di natura editoriale, giornalistica, televisiva, radiofonica afferente ai media;
  • collaborazione con paesi, stati ed enti pubblici, comunque denominati, anche esteri al fine di realizzare un nuovo umanesimo integrale in conformità ai criteri indicati nella carta fondativa del presente statuto e nei programmi associativi;
  • realizzazione degli scopi associativi descritti nel presente statuto e nella carta fondativa mediante la partecipazione alla vita sociale, civica, religiosa e politica del paese di riferimento;
  • utilizzazione e gestione in proprio e a mezzo di contratti dei beni confiscati alla criminalità;
  • organizzazione e gestione di attività culturali artistiche o ricreative di interesse sociale, nonché delle attività descritte del Codice del terzo settore vigente, nonché del volontariato;
  • valorizzazione, promozione dello sviluppo delle comunità locali e promozione della cultura locale, anche con riferimento alla promozione degli enti istituzionali locali e loro associazioni e/o consorzi. In particolare alla diffusione in tali enti locali della cultura della sostenibilità, nonché della tutela dell'ambiente e dell'educazione ambientale.
  1. La realizzazione degli scopi statutari è possibile anche ricorrendo a collaborazioni o all'ausilio, sotto ogni forma legalmente lecita, di terzi soggetti, in qualunque forma costituiti.

ARTICOLO 5

ATTIVITA' DIVERSE

  • L'associazione può svolgere attività diverse da quelle indicate all'articolo 4 purché strumentali e/o accessorie al perseguimento delle finalità associative.
  • ogni attività diversa realizzata non può negare lo spirito dell'associazione.

ARTICOLO 6

NORME DI FUNZIONAMENTO GENERALE DELL'ASSOCIAZIONE

  • Il funzionamento dell'associazione nei sui aspetti operativi e procedimentali è diretta dal criterio di informalità.
  • L'efficienza gestoria viene assicurata da una corretta programmazione e dalla capacità di tenere relazioni professionali ed associative improntate alla fiducia reciproca e all'onestà morale.
  • Tutti i poteri conferiti agli organi sociali sono delegabili ad altro soggetto sociale, per iscritto, vincolati ad affari specifici e limitati nel tempo.
  • L'associazione conserva i libri dei bilanci e dei soci in apposito libro e delle adunanze assembleari.
  • I verbali delle sedute assembleari sono obbligatori; gli altri sono facoltativi.
  • Le attività dell'associazione possono svolgersi in qualunque modo; in ogni caso la modalità fisica e il contatto tra le persone è sempre da preferire. Diverse modalità pur ammesse devono essere giustificate da impedimenti sociali, soggettivi gravi.

ARTICOLO 7

ORGANI

  1. Sono organi dell'Associazione:
  • l'Assemblea, composta da tutti gli iscritti all'Associazione;
  • il Consiglio direttivo, composto dal Presidente, e da n. 3 membri effettivi;
  1. Il funzionamento del Consiglio direttivo sarà oggetto di separata regolamentazione. L'Assemblea può nominare un Presidente onorario su proposta del Consiglio direttivo o dell'assemblea stessa da parte di almeno i ¾ dei soci. Il presidente è scelto tra persone che per cultura e/o esperienza abbia le caratteristiche personali idonee a realizzare gli scopi associativi. Egli può essere esterno all'Associazione.
  2. Le cariche sono assunte a titolo gratuito e i mandati associativi sono rinnovabili per massimo 3 mandati consecutivi.

ARTICOLO 8

ASSEMBLEA

  1. L'Assemblea svolge le seguenti funzioni:
  • nomina il Presidente dell'Associazione;
  • elegge il Presidente onorario, su indirizzo del Consiglio direttivo;
  • sceglie i membri del Consiglio direttivo;
  • revoca le cariche di cui ai numeri precedenti;
  • approva i bilanci;
  • delibera sulle modifiche dello statuto prospettate dal Consiglio direttivo e approvate a maggioranza qualificata dei soci presenti all'Assemblea;
  • approva gli indirizzi programmatici progettati dal Presidente;
  • approva la quota associativa annuale;
  1. Le decisioni sono assunte a maggioranza degli intervenuti, fuorché quelle di modificazione statutarie e decadenza degli organi rappresentativi per le quali è necessaria la maggioranza assoluta dei soci.
  2. L'Assemblea è convocata dal Presidente:
  • in seduta ordinaria per l'esercizio delle funzioni assembleari;
  • in seduta straordinaria su richiesta di almeno un terzo degli associati.

Il quorum per la validità della seduta è costituito dalla maggioranza assoluta degli associati in prima convocazione mentre per la seconda non sono previsti limiti. I quorum deliberativi coincidono con la maggioranza dei voti validamente espressi in assemblea.

L'assemblea deve incontrarsi almeno 1 volta all'anno per esercitare le proprie funzioni.

La convocazione dell'assemblea è recapitata al socio almeno 7 giorni prima dell'adunanza, senza alcuna formalità se non quella scritta. ogni mezzo di comunicazione è utile per la convocazione e lo svolgimento dell'assemblea

ARTICOLO 9

PRESIDENTE

Il Presidente dura in carica tre anni ed è rieleggibile per successivi mandati consecutivi, ed ha i seguenti poteri:

  • rappresentare legalmente l'Associazione nei confronti dei terzi ed in giudizio;
  • convocare e presiedere l'Assemblea dei soci;
  • convocare e presiedere il Consiglio direttivo;
  • favorire il raggiungimento dei fini sociali;
  • eseguire le deliberazioni dell'Assemblea e del Consiglio;
  • provvedere agli atti amministrativi e contabili necessari;
  • rappresentare presso i terzi la comunicazione associativa.

L'assemblea, anche su proposta del consiglio direttivo, può provvedere a nominare un Presidente onorario scelto tra le personalità del mondo politico, accademico, della cultura o delle religioni che condividono gli scopi dell'Associazione e collaborano attivamente al loro conseguimento.

È membro di diritto del Consiglio direttivo con voto consultivo.

ARTICOLO 10

CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio direttivo:

  • redige con il presidente gli atti da sottoporre all'Assemblea;
  • esegue le deliberazioni Assembleari;
  • predispone il bilancio dell'Associazione;
  • fissa le quote sociali e le previsioni di spesa;
  • accoglie le istanze degli associati;
  • stabilisce l'ubicazione delle riunioni dell'Assemblea.

Il Consiglio si riunisce di regola su sollecitazione di almeno un terzo dei Consiglieri o del presidente. È costituito da n. 3 membri, soci.

Il consiglio può nominare un direttore che ha i seguenti compiti, tra gli altri:

  1. redigere i verbali degli organi associativi e conservarli in modo idoneo;
  2. coadiuvare il presidente nella sua attività.
  3. eseguire ogni attività delegata dal Consiglio o dal Presidente.

ARTICOLO 11

SOCI

  1. Possono iscriversi all'Associazione tutti i cittadini comunitari ed extracomunitari, che godono dei diritti civili e politici. I soci sono distinti come indicato in prosieguo. Ogni associato può, in qualsiasi momento, recedere dall'Associazione, mediante comunicazione scritta. Sono soci fondatori coloro che firmano l'atto costitutivo.
  2. Le categorie di soci ammissibili sono:
  • soci ordinari: soggetti fisici e giuridici in regola con le norme di iscrizione associativa;
  • soci onorari: soggetti il cui peculiare impegno a favore delle finalità dell'associazione determina e merita il pubblico riconoscimento;
  1. Nessun socio può essere iscritto a società o associazioni non democratiche o alla massoneria. L'inveramento di una delle condizioni di cui al presente comma comporta la decadenza di diritto dall'associazione, dal momento della conoscenza di tale ipotesi. L'effetto decadenziale non necessità di ulteriore atto da parte di alcun organo dell'associazione. Il segretario provvederà ad annotare il fatto nei libri sociali e ad escludere lo stesso dal libro dei soci, dandone immediata comunicazione agli organi sociali.
  2. L'Assemblea stabilisce la quota associativa annuale. essa non muta nel tempo fino a diversa disposizione assembleare.
  3. Lo stato di socio si perde automaticamente al ricorrere delle seguenti condizioni:
  • mancato pagamento della quota associativa per n. 2 (due) anni sociali, anche non consecutivi;
  • avere disputa legale con l'associazione;
  • aver realizzato attività contrarie agli scopi sociali di evidente impatto sociale e pubblico. E' sempre salvaguardata la riservatezza della vita privata del socio, che si svolge liberamente e secondo coscienza propria;
  • essere iscritto alla massoneria sua articolazione diretta o altri soggetti chiaramente ispirate a tale pensiero, anche per un periodo breve; l'iscrizione passata, se ricorre, deve comportare l'abbandono totale di tale pensiero in modo pubblico e definitivo, da almeno cinque anni consecutivi.

ARTICOLO 12

GRATUITÀ E SPESE CARICHE ASSOCIATIVE

  • Tutte le cariche dell'associazione sono a titolo gratuito.
  • E' sempre fatto salvo il diritto al rimborso delle spese vive, effettivamente sostenute, nei limiti eventualmente stabiliti dal Consiglio direttivo.

ARTICOLO 13

RAPPORTO CON I SOCI

  • L'associazione informa ai criteri di trasparenza, onestà morale, fraternità i rapporti con i propri soci.
  • Essa può retribuire il lavoro dei soci oppure usufruire della loro opera volontaria, secondo le vigenti disposizioni di legge.

ARTICOLO 14

ORGANI DI CONTROLLO

  1. Al ricorrere delle condizioni di legge il Consiglio direttivo elegge gli organi di controllo indipendente, anche in forma monocratica e dotati dei requisiti oggettivi, morali e soggettivi previsti dall'ordinamento.
  2. Esso svolge le funzioni indicate nelle norme applicate o applicabili al caso concreto. Gli organi durano in carica tre (3) anni e sono rinnovabili al massimo per 2 mandati consecutivi, se la legge non dispone diversamente.
  3. La sede nazionale ha funzioni di controllo ed ispezione nei confronti delle sedi territoriali ed estere. Fermo restando l'autonomia delle sedi territoriali ed estere queste si conformano agli indirizzi nazionali.

ARTICOLO 15

SEDE

  1. La sede legale dell'Associazione è ubicata in Laterina-Pergine Valdarno (Ar), Via Vallelunga, n. 83 - 52019.
  2. La modifica della sede legale non comporta modifica statutaria, salvi i limiti di permanenza in Itali. Le eventuali sede estere devono essere autorizzate dal Consiglio direttivo, sentita l'assemblea.
  3. Il mutamento della sede legale è proposta dal Presidente su delibera del Consiglio direttivo.
  4. La sede operativa è stabilità di volta in volta dal Consiglio direttivo e, coincide, in ogni caso, col luogo ove si svolgeranno le relative sedute del consiglio medesimo.

ARTICOLO 16

ATTIVITÀ PROGRAMMATICA

  1. Il metodo di lavoro dell'associazione è la programmazione, di regola triennale.
  2. La programmazione annuale prevede le attività da svolgere e gli aspetti economici e patrimoniali eventualmente discendenti da esse.
  3. Il bilancio preventivo dell'associazione così come quello successivo deve essere strutturato in equilibrio sostenibile, rappresentato o dal pareggio tra entrate ed uscita ovvero dalla possibilità che i disavanzi di gestione siano recuperati come equilibrio nel triennio successivo a quello di approvazione.

ART. 17

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE

  • Per il conseguimento degli scopi associativi, ritenendo fondamentale per l'Associazione l'attività di formazione, propone ai soci e agli aderenti specifiche attività di formazione, approfondimento e di studio, che abbiano ad oggetto i valori e i principi della carta fondativa. Ad ogni tipologia di socio, all'atto dell'iscrizione viene consegnata la carta fondativa perché essa sia conosciuta e studiata.
  • Può essere fondata una Comitato scientifico permanente che collabora con gli organi associativi. I membri di tale Commissione potranno anche essere esterni o provenienti dal mondo accademico e della cultura.
  • L'organizzazione del lavoro di tale Commissione potrà essere oggetto di separata regolamentazione e, in ogni, caso è improntato alla informalità e gratuità.
  • Le attività all'esterno, in nome o anche per conto dell'associazione, sono realizzate necessariamente da soggetti, soci e non soci, adeguatamente formati e su indicazione preventiva del consiglio direttivo.
  • Le attività in nome o per conto dell'associazione, ove retribuite formalmente dai terzi, restano, quale legittimo ristoro e riconoscimento della professionalità impiegata del socio interessato. Una percentuale stabilita dal Consiglio direttivo è attribuita all'associazione per la costituzione di fondi sociali, anche speciali.

ARTICOLO 18

ARTICOLAZIONI TERRITORIALE

  • L'Associazione al fine di espletare la propria attività, può organizzarsi in sezioni continentali, nazionali, locali (inter e infraregionali, provinciali o comunali) cui fanno riferimento i soci.
  • Le modalità di organizzazione a livello territoriale sono libere, fermo restando l'obbligo di accettare gli scopi e i fini dell'Associazione e che le attività svolte a livello locale devono considerarsi integrative di quelle nazionali. Le articolazioni territoriali hanno come punto di riferimento la sede principale italiana e con essa concordano i programmi di attività, per l'approvazione.
  • La sede principale può utilizzare ogni mezzo legale lecito, comprese le ispezioni per conformare l'attività locale agli indirizzi generali e ai criteri indicati nella carta fondativa.

ARTICOLO 19

RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE

  • I mezzi finanziari dell'Associazione sono rappresentati:
  • quote associative stabilite annualmente dall'Assemblea;
  • da erogazioni liberali, contributi e oblazioni pubbliche e private;
  • dai proventi derivanti dal patrimonio, dalle attività negoziali contrattuali dell'Associazione;
  • da eredità legali, donazioni e lasciti specifici;
  • contributi degli enti pubblici e di pubbliche amministrazioni, anche di livello Comunitario ed internazionale, nonché di enti privati costituiti in ogni forma giuridicamente ammissibile;
  • contributi anche di soggetti privati, sotto forma di liberalità, a condizione che sia assicurata l'indipendenza dell'attività dell'associazione e la spontaneità del donante;
  • corrispettivi di attività, lavori e servizi;
  • raccolte fondo per il proprio sostentamento;
  • Il patrimonio è costituito dai beni immobili e mobili comunque acquisiti con la specifica destinazione all'Associazione.

ARTICOLO 20

BILANCI

  • L'esercizio finanziano coincide con l'anno solare.
  • L'associazione approva in assemblea il bilancio annuale preventivo e il consuntivo. I bilanci sono sottoposti all'approvazione dell'assemblea a cura del Consiglio direttivo, accompagnato dalla relazione del direttore, se nominato o del consiglio direttivo attraverso un suo membro. Nella stessa seduta il Presidente presenta il programma operativo dell'anno in corso.
  • I bilanci devono essere sostenibili finanziariamente e relativamente al rapporto con la Creazione.
  • I principi di bilancio da rispettare sono i seguenti:
  • equilibrio e sostenibilità;
  • trasparenza e veridicità delle poste;
  • coerenza interna;
  • nel caso di ricavi indisponibilità alla distribuzione;
  • destinazione ai poveri di una percentuale stabilita dal Consiglio direttivo nel caso di ricavi capienti;
  • rendicontazione annuale degli organi direttivi all'assemblea dei soci.

ARTICOLO 21

SCIOGLIMENTO DELL'ASSOCIAZIONE

  • Lo scioglimento dell'Associazione è deliberato dall'Assemblea con la maggioranza dei due terzi dei soci.
  • In tal caso l'Assemblea determina la destinazione delle eventuali attività patrimoniali e finanziarie risultanti, che in ogni caso devono essere destinati ad enti aventi le medesime o omogenee finalità, in concreto.

ARTICOLO 22

MARCHI E SEGNI DISTINTIVI

  1. L'associazione elabora un proprio segno distintivo e lo usa per promuovere le proprie attività e la propria immagine. Lo potrà concedere ai soggetti ritenuti idonei e utilizzarlo in ogni forma. I soggetti che intervengono, lavorano o praticano attività per conto dell'associazione valorizzano la veicolazione comunicativa del segno.
  2. La concessione a terzi del segno distintivo può essere oneroso.
  3. Allegato al presente statuto si versa il logo dell'associazione, il quale viene registrato insieme al presente atto.

ARTICOLO 23

NORME TRANSITORIE E DI PRIMA APPLICAZIONE

  • I soci fondatori nella prima seduta nominano il Presidente, che coincide con uno di essi. Essi si costituiscono in Consiglio direttivo indipendentemente dal loro numero e assumono, altresì, in via provvisoria, i poteri dell'assemblea. Indicano, altresì, subito anche il tesoriere e individuano, eventualmente, il direttore.
  • Entro 2 anni dalla data di istituzione dell'Associazione si provvederà alla formazione degli organi secondo lo statuto.
  • L'adesione e la formalizzazione di ente del terzo settore alle condizioni di legge è deciso dall'assemblea. Fino ad esplicita decisione l'Istituto resta unicamente un'associazione privata ex articolo 16 del codice civile.
  • In allegato al presente statuo viene versata la Carta fondativa dell'associazione, che esprime le ragioni filosofiche, spirituali dell'Istituto e che ogni associato si impegna a rispettare e a custodire quale valore fondante l'associazione.

ALLEGATO

LOGO DELL'ASSOCIAZIONE