en-CREATO E SALUTE
Il rapporto tra Uomo e Creato ha un suo specifico scopo tra gli altri: vivere in salute. Salus come salvezza di tutte le dimensioni della persona: corpo, mente e spirito. Salute non è semplice benessere psicofisico o emotivo, ma integralità della persona in Sè. Il nostro approccio parte da un'antropologia che vede il creato come dono di Dio all'uomo perchè lo completi come sua opera; reciprocamente il creato lascia intraveder ei segni di un'intelligenza più profonda che va accolta.
Realizziamo progetti e collaborazioni su questo tema, secondo una metodologia interdisciplinare.
Attualmente siamo impegnati in due unità di ricerca internazionali sui rapporti tra cambiamenti climatici e salute. L'Istituto è costantemente impegnato a ricercare quali siano le condizioni per la salute psicofisiologica su una Terra che muta continuamente.
Ci impegniamo a scoprire cosa sia l'integrazione tra mente, corpo e spirito e come possa essere raggiunto o intravisto nella realtà. A tal fine siamo partner di esperienze e formazione clinica sul tema.
Integrare tutte le dimensioni della persona
Non esiste un corpo, la mente e il cervello; esiste la persona ed essa va amata, osservata, accompagnata in tutte le sue dimensioni. siamo e restiamo umani se viviamo integrati nel corpo che ci è stato donato, utilizzando la mente che abbiamo e che si è costruita nella nostra vita concreta, vivificati dall'anima che ci spinge a conquiste eterne.
"L'Uomo è tutto il Creato e in lui si trova l'alito di vita, che non ha fine" (Causae et Curae, Libro II di S. Ildegarda di Bingen)
Le dimensioni che fanno dell'uomo (come umanità) una persona sono la mente il corpo e lo spirito. Il paradigma riduzionistico, di origine cartesiana, vede le persone quali macchine in cui le parti sono assemblate e funzionano in modo coordinato. Altri paradigmi, anche di natura olistica o, si direbbe alternativa, hanno uno sguardo sull'uomo un pò più ampio, ma, fondamentalmente si fermano a considerare uno spazio idoneo alla mente; in genere risentono della psicologizzazione delle materie e del metodo; si fermano a considerare la distinzione tra mente e cervello e indicano l'anima come una parte della mente oppure si riferiscono genericamente a divinità cosmiche indefinite.
Entrambi sono insufficienti. E' tempo di volgere verso lidi più ampi ed enormemente diversi da questi. La via da intraprendere è nel solco di un forte e ragionevole personalismo.
(dalla Carta fondativa dell'Istituto): "L'uomo è natura ma è anche ragione razionale soggettiva e vive in un ambiente naturale. L'uomo è parte della natura ma non si esaurisce in esso poiché è essere capace di autoconsapevolezza ed è l'unico essere capace di autodistruzione. La sua libertà si esprime con maggiore forza e pienezza. L'uomo dotato di spirito, inteso come scintilla divina dentro di sé, è in sé essere relazionale di corpo, mente e spirito. Natura e Spirito. La scissione corre su questi due estremi e presuppone il mancato riconoscimento di Dio come padre unico di tutta la famiglia umana. La natura divina dell'uomo è marginalizzata tanto nei fatti quanto nel discorso pubblico culturale, sociale e politico. I nuovi tempi hanno bisogno di un nuovo linguaggio e di una nuova visione per potersi tradurre in futuro possibile e sostenibile. Il nuovo linguaggio, nella nostra prospettiva, è il dialogo tra ragione soggettiva, cioè la razionalità umana, e ragione oggettiva, i fatti. L'equilibrio sempre precario tra questi due elementi è un fattore determinante di future condizioni di equilibrio umano. L'ecologia dell'uomo è la rappresentazione dell'equilibrio tra ragione soggettiva e ragione oggettiva".
Proponiamo percorsi di esperienze e di formazione per l'integrazione delle dimensioni antropologiche e fondamentali di ciascuno, per recuperare la Salute. In Armonia con al creazione, con tutto di sè stessi con gli altri!