en-TUTELA DELL' INFANZIA E CUSTODIA DEL CREATO
La Diocesi di Arezzo sabato scorso ha organizzato un interessante convegno sul rapporto tra la Ludato Si e la tutela del bambino. L'originale tema scelto e la relazioni hanno permesso al folto pubblico di giovani, insegnanti e operatori pastorali di riflettere concretamente sulla connessione dei due temi, ma, più in generale, della vita.
L'assessore al bilancio del Comune di Arezzo Garelli ha introdotto i lavori con la riflessione sul ruolo comunale nell'inquinamento, purtroppo limitato dalle scarne competenze giuridiche lasciate ai comuni. Originale l'introduzione del tema dell'inquinamento economico del bilancio. Il comune dispone di molti crediti verso terzi di dubbia riscossione. Fare pulizia nel bilancio è un'azione necessaria da svolgere con prudenza.
L'intervento dell'officiale del Dicastero vaticano dello Sviluppo integrale, dr Vinciguerra, si è soffermata sulle tre sfide principali, quella di accettarsi come creatura, puntare sulle relazioni non virtuali, avere un giusto rapporto con Dio. "L'ecologia integrale è questa" ha dichiarato. "Tutti siamo chiamati a vivere con coerenza il messaggio della Laudato Si, anche nelle singole parrocchie e nei gruppi".
Marco Dioni, magistrato e volontario Unicef del Comitato di Arezzo ha passato in rassegna le diverse norme costituzionali a difesa dei minori. Già nel '48 la nostra Costituzione aveva previsto la tutela del fanciullo, come soggetto di diritto, in modo pieno ed efficace. Ma è il diritto ad un ambiente salubre che pone la sfida più concreta oggi. "Il minore è meritevole di tutela rinforzata e deve essere intesa quale diritto ad un ambiente familiare, scolastico, lavorativo e sociale che garantisce uno sviluppo psicofisico adeguato", ha sostenuto Dioni.
Il prof. Cecchetti ha condotto l'uditorio attraverso un denso viaggio nelle norme ambientali della Ue. Il rapporto tra uomo e ambiente è segnato dai principi di "sapere di non sapere", "chi inquina paga" e di "precauzione" e "integrazione". Resta capitale la domanda su quale sia il diritto necessario per affrontare i problemi ecologici odierni. La proposta è stata quella del diritto oggettivo che deve regolare l'azione della politica che deve predisporre incentivi alle buone pratiche ambientali.
Anche il Vescovo Fontana nei suoi saluti ha voluto affermare l'originalità dell'Enciclica, che va vista come un "documento singolare".
Maria Grazia Mammuccini di Federbio ha testimoniato il valore dei prodotti biologici. Nell'ambito del progetto "Cambia la terra", ha esposto i risultati di un esperimento in cui una famiglia italiana ha controllato i parametri della salute personale all'esito di un'alimentazione completamente biologica. Essi erano notevolmente migliori rispetto a quelli ottenuti con il consumo di cibo industriale. Questo fa riflettere tutti noi circa l'utilità sanitaria dei prodotti bio, di cui l'Italia detiene il record mondale di produzione.
Al convegno è stata molto concreta l'esperienza portata dall' Aboca, rappresentata dal suo direttore Vimercati che ha denunciato la "cappa culturale oscurantista" che, oggi, si respira nel mondo. La negazione dei cambiamenti climatici non è più sostenibile, perché gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. "La Laudato Si è un inno a ciò che vive" e questo deve vedersi anche nell'uso dei farmaci, che devono contenere "qualcosa di naturale e vivente".
Alla fine della impegnativa giornata sapientemente condotte nella mattina dalla nostra direttrice di testata Giudrinetti e nel pomeriggio dal sulfureo prof. Vanni sono seguiti tre interventi di medici. Il dott. Rossi, della Confraternita del Laici di Arezzo, ha mostrato concretamente che coltivare bio non solo è possibile ma anche economicamente sostenibile. La Fraternità ha completamente escluso l'uso dei pesticidi dalle proprie coltivazioni. Il dott. Poggini, pediatra, ha raccontato la sua esperienza ambulatoriale e ha testimoniato la necessità di favorire e sostenere l'allattamento al seno, l'uso dei pannolini ecologici e una idonea esperienza di gioco che deve essere semplice, naturale e che promuova lo sviluppo di un linguaggio. La dott.ssa Gentilini, oncologa, ha portato un contributo importantissimo sulla relazione tra tumore e inquinamento ambientale, ormai scientificamente provata. Purtroppo, sostiene "se ne parla poco" e sopratutto è molto pericoloso per la salute l'uso di pesticidi in agricoltura, recentemente permessi dalla Regione toscana nuovamente, in presenza di punti di prelievo di acqua ad uso potabile. I dati sull' inquinamento elettromagnetico, dell'acqua, del cibo che rientra tutto nel ciclo vitale dell'uomo deve spingere a comportamenti più consapevoli non solo della necessità di azioni civiche a sostegno di un ambiente sano, ma soprattutto di uno stile di vita sano e concretamente salutare.
La Coldiretti che ha concretamente sostenuto l'iniziativa coi suoi prodotti alimentari nella pausa della colazione è stata rappresentata dal dr. Rossi che ha testimoniato l'impegno nel mondo dell'agricoltura naturale e ha concretamente indicato nella perdita di biodiversità dei cereali e degli alimenti una delle cause della povertà qualitativa del cibo. "Recuperare la coltivazione biologica, salvaguardando la biodiversità delle specie seminate e raccolte è un imperativo da cogliere". A tal fine sono incoraggianti i dati sulla presenza femminile in agricoltura nei ruoli di responsabilità, così come il ritorno dei giovani alla lavorazione della terra.