LA BIODIVERSITA’ COME PARADIGMA 

24.06.2022

La biodiversità rappresenta la varietà tra specie viventi, ecosistemi, forme di vita all'interno di una popolazione naturale. La scorsa settimana è stata la giornata internazionale della biodiversità, così anche la giornata internazionale delle aree protette che rappresentano solo alcuni degli appuntamenti primaverili ambientali. Per i cattolici, soprattutto, dal 16 al 24 maggio è la Settimana Laudato Si, che viene celebrata per ricordare la diffusione dell'enciclica omonima 6 anni fa.

Il tema dell'anno 2021 della giornata della biodiversità è: "noi siamo parte della soluzione". L'uomo ha un rapporto diretto con la biodiversità e ne trae tante utilità. Per citare solo alcune ricordiamo i principi attivi dei medicinali, l'acqua, l'aria per respirare, la grandissima quantità di varietà di cibi per vivere e sopravvivere. La biodiversità permette di continuare la vita su questo pianeta e, pertanto, va custodita in modo intelligente e razionale. L'Uomo fa parte della biodiversità, ma sul punto conviene essere molto chiari. Le filosofie ambientaliste ritengono che l'uomo sia parte della natura, senza alcuna differenza con le altre specie viventi ed animali, in particolare. Le filosofie utilitariste, invece, ritengono che l'uomo abbia il compito di dominare a proprio piacimento i sistemi naturali, per trarre ogni tipo di soddisfazione dagli stessi. L'insegnamento sociale cattolico in questa materia è, invece, molto differente. L'uomo è filogeneticamente al vertice della natura e ha il compito di custodire e conservare il creato, che gli è stato dato in dono da Dio creatore. Questo, purtroppo, non è accettato dalle filosofie materialiste, anche se ambientaliste che abbiamo citato prima e, purtroppo, alcune correnti di pensiero cattoliche condividono con le filosofie prima citate. I contenuti tutto Sostenere che l'uomo è al vertice della creazione vuol dire che gli ha la responsabilità di conservare l'ambiente, riconoscendo l'impronta di Dio in esso e, pertanto, riconoscendolo come dono, cioè come creato. Invece le filosofie materialiste, spesso intrise di connotati ideologici e politici sia socialisti che liberisti, ritengono che si possa escludere l'idea di dono e riconoscono la natura come insieme degli ecosistemi funzionalmente preposti alla propria autoconservazione. Il passaggio dal concetto di natura e ambiente a quello di creato è l'aspetto più delicato dell'insegnamento sociale della Chiesa in materia ambientale. Occorre conservare questa giusta prospettiva creaturale, senza lasciarsi abbagliare dalle luci di un ambientalismo bucolico. La responsabilità dell'uomo di conservare l'ambiente deve essere, oggi, ulteriormente riempita di contenuti. Uno dei fronti su cui è più utile spendere la propria opera e la propria fatica è quello della conservazione della biodiversità. Le ricerche scientifiche ci dicono che l'umanità, oggi, conosce, forse il 15% dell'intera biodiversità mondiale. Quindi, si potrebbe dire con un po' di ilarità, che il meglio debba ancora venire. L'attività economica, il lavoro, le attività quotidiane possono essere indirizzate in senso ecologico ove rispettino la biodiversità. A 5 anni dalla diffusione della Laudato Sì ancora i suoi contenuti non sono diffusi all'interno della comunità cattolica in modo uniforme e generalizzato.

La biodiversità può essere considerata anche il paradigma per apprezzare le differenze all'interno dell' "ecosistema umano". Crediamo fermamente che il progetto di Dio sull'umanità sia quello della composizione delle differenze, quale grande Armonia spirituale e umana che possa permettere che ciascuno di noi abbia il suo posto nel mondo e nelle relazioni. Dio vede in maniera molto diversa dall'uomo la diversità delle razze, delle persone per i tratti caratteriali e psicologici, la diversità tra le nazioni e i continenti, la stessa diversità delle idee. Tollerare le differenze inevitabilmente urticanti tra di noi, accettare l'idea che la minoranza non sia semplicemente minorità quantitativa o inferiorità cognitiva, ma che possa e debba portare il proprio contributo alla costituzione e alla creazione del pensiero, quindi, della realtà, è molto importante. Oggi è attiva una corrente di pensiero unico molto forte e viene corroborata dallo scientismo e dal potere della tecnofinanza.

Papa Francesco nella Laudato Sì è stato molto coerente ed anche molto chiaro: occorre resistere alla diffusione del paradigma tecnocratico, che sopprime le libertà e rende l'uomo schiavo dello stesso sistema meccanico e strumentale che gli ha creato. La biodiversità è la ricchezza tra gli ecosistemi è all'interno dell'ecologia umana può svolgere il ruolo di armonizzatore nelle differenze. Noi siamo parte della soluzione di ogni problema, sia di quello causato direttamente dall'uomo, come una parte degli effetti dei mutamenti climatici, sia di quelli che naturalmente accadono nella vita naturale e che dobbiamo accettare come tali e da cui, certamente, dobbiamo e possiamo difenderci quando a noi nocivi. La biodiversità è la lente attraverso cui guardare la costruzione del futuro, che sarà migliore del presente se sarà rivolto alle giovani generazioni verso cui c'è bisogno di uno sforzo di formazione che preveda la capacità di accettare di costituire l'armonia come dono di Dio e non esclusivamente come sforzo volontaristico collettivo. 


Pubblicato su Toscana Oggi La Voce il 30 Maggio 2021