Helicobacter pylori: 

 S.Ildegarda di Bingen utilizzava una mistura di Salvia sclarea (detta erba moscatella), menta, finocchi, miele e vino per i disturbi gastrici, anche gravi, mucositi.

Recentemente è arrivata la conferma che gli estratti di Mentha hanno la capacità di eradicare l'elicobacter pylori, da soli o in combinazione con altri farmaci (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3757065ci).

Il mentolo, il carvacrolo, ma anche il trans-anetolo hanno questi effetti.

Rispetto alle attuali ricerca le indicazioni di S. Ildegarda fanno un passo in più: si utilizza la Mentha puleggia, perchè contiene una maggiore quantità di carvacrolo e timolo; inoltre il modo di utilizzare un fitocomplesso ha maggiori effetti medicinali, la decozione nel vino ne libera le sostanze inutili, l'utilizzo anche del finocchio che contiene il B-pinene potenzia l'effetto antibatterico (gram negativo flagellato acido-tollerante che vive nell'acido gastrico).  

Ieri 4 gennaio 2024 si è concluso il I corso di salutogenesi secondo il metodo di S. Ildegarda di Bingen. Un percorso durato 1 anno fatto di incontri, dubbi, scienza, spiritualità e apertura mentale.
Abbiamo imparato a prenderci cura di noi mediante i rimedi che il Creato ci ha donato, consapevoli che ciò che cura è la relazione terapeutica inserita nella natura e che ciò che guarisce è la forza vitale personale, stimolata da rimedi efficaci, anche naturali. 

PERCORSI DI PSICOSOMATICA ILDEGARDIANA

L'alimentazione per S. Ildegarda di Bingen era un metodo terapeutico. Non tutti i cibi sono uguali e non tutti possono mangiare tutto; il sano va distinto dal malato e gli accoppiamenti e le combinazioni dei cibi ne determinano la loro salubrità per l'uomo. Alcuni cibi provocano muchi nell'uomo (frutta non di stagione, carne di maiale, pere crude, ortaggi non cotti); altri sono molto indicati per l'uomo (farro, vegetali cotti, frutta cosiddetta acida). 

La temperatura, il luogo e la disposizione psicologica di chi si avvicina al cibo sono condizioni da non sottovalutare perchè incidono sulla salute nostra. 

La ricchezza è la grande divinità del presente; alla ricchezza la moltitudine, tutta la massa degli uomini, tributa un omaggio istintivo. Per gli uomini il metro della felicità è la fortuna, e la fortuna è il metro dell'onorabilità. Tutto ciò deriva dalla convinzione che in forza della ricchezza tutto è possibile. La ricchezza è quindi uno degli idoli del nostro tempo, e un altro idolo è la notorietà. La notorietà, il fatto di essere conosciuti e di far parlare di sé nel mondo (ciò che si potrebbe chiamare fama da stampa), ha finito per essere considerata un bene in sé stessa, un bene sommo, un oggetto, anch'essa, di vera venerazione». 

Lo sai?
Ciascuno di noi ha una vocazione, cioè uno scopo esistenziale da realizzare in questa vita. La vocazione viene ricevuta e non inventata da sè. E' la risposta ad una chiamata.
Il nostro compito è assumere la forma della nostra vocazione personale
Buon cammino a tutti! 

SALUTE E SALVEZZA: PER UNA VIA PSICOSPIRITUALE

L'ANIMA IN S. ILDEGARDA DI BINGEN

Questo logo contraddistingue i prodotti delle attività di ricerca, di formazione e artistiche in cui l' istituto è impegnato per missione.

I colori, simboleggiano l' ordine cosmico nella Trinità, in cui Padre, Figlio e Spirito Santo convergono in un unico movimento manifestandosi all' interno della realtà


Il logo è realizzato in tecnica digitale da Giuseppe Maria Amato

Foeniculum vulgaris

Menta puleggia

Salvia sclarea

Esiste una psicologia fondata su quanto ci ha lasciati S. Ildegarda di Bingen. Questa prolifica figura femminile, santa,  monaca benedettina, ha saputo scrutare nell'anima umana e ci ha parlato di essa con molta competenza e saggezza. Oggi possiamo attingere a quanto da lei stessa affermato nei suoi scritti e recuperare il significato della parola "anima"; fedeli alle fonti originarie, lasciamo subito parlare: "e quando creò la luce, che era volatile e poteva librarsi ovunque, stabilì di dare alla vita spirituale, che è alito di vita, una massa corporale, e cioè una figura eretta".

L'anima è la presenza della vita dentro di noi; siamo costituiti da mente, corpo e spirito.

Quando parliamo di "anima" in Ildegarda si deve intendere un complesso composto da mente e da spirito; la mente è la parte senziente (i 5 sensi, le funzioni esecutive, come l'attenzione, la consapevolezza); essa è la parte razionale; poi c'è la parte spirituale dell'anima che è la l'alito della vita, cioè è la sostanza che porta la vita, che rende viva la mente e il corpo, non nel senso del percepire e dei sensi; l'alito di vita di cui parla Ildegarda è la capacità di auto trascendere se stessi: Ildegarda dice: "(..) e proprio come in alcuni luoghi scorre l'acqua, l'anima pervade il corpo e si eleva su di lui (...)".

L'anima non è un principio astratto, ma una capacità inscritta in noi, come umani. E' natura umana possedere l'anima. 

La psicosomatica esercitata secondo la via ildegardiana, che l'Isvumi propone, ci avvicina alla nostra dimensione più vitale, senza emotivismi e senza esoterismi di sorta; ci pone davanti la nostra vita e alla nostra vitalità. 

Coraggio amici, camminiamo verso nella Via di Ildegarda!  


Nell'ambito dei PERCORSI DI PSICOSOMATICA IDLEGARDIANI,  l'Isvumi ha realizzato una lezione sul tema della forza vitale in S. Ildegarda di Bingen, chiamata "viriditas". Viene declinata nell'alimentazione, nella fitoterapia, nella psicologia. 

Chi fosse interessato a ricevere il video dell'incontro (durata 1 ora), può inviare da questo sito una mail all'Istituto con la richiesta. Vi sarà inviato un link per scaricare il file gratuitamente.

Grazie e buona viriditas! 

PERCORSO DI PSICOSOMATICA ILDEGARDIANA

Durante quest'anno e il 2023 l'Isvumi, in collaborazione con l'Accademia Ildegarda di Napoli svolgerà un intero corso di psicosomatica secondo le indicazioni di S. Ildegarda di Bingen. 

Il direttore dell'istituto, dr. Ciro Amato, ci condurrà attraverso l'enorme patrimonio di conoscenze che S. Ildegarda ci ha lasciati per individuare strade di cura psicofisica del tutto personalizzate. 

Ciascun disturbo ha la sua storia e va collocato dentro una storia personale, non è semplicemente la somma di sintomi. D'altra parte i sintomi non possono essere esclusivamente considerati simboli, perchè ciò deprime la base biologica e chimica del funzionamento umano.

Il corso è distante sia dalla filosofia esoterica che da mere interpretazioni simboliche di sintomi; ma conduce l'allievo  a scoprire le basi psicofisiche del disturbo e a provvedere secondo le indicazioni del metodo integrale di S. Ildegarda, che già 850 anni fa aveva indicato nella cura di tutte le dimensioni umane, mente, corpo e spirito, la soluzione per l'equilibrio umano. 

Per informazioni e iscrizioni contattate l'istituto. 

TRANSIZIONE UMANA E TRANSIOZNE ECOLOGICA

Lunedì 19 Dicembre 2022 a Napoli, in collaborazione con l'Accademia Ildegarda  viene presentato il volume Ecologia Integrale di cui Ciro Amato, Direttore Isvumi, è autore. 

L'incontro ha come tema le transizioni oggi: quella antropologica e quella ecologica, coincidono oppure divergono? Verso quali destinazioni e mète stiamo navigando? 

Come utilizzare l'enorme potere  di cui l'uomo oggi dispone? Biotecnologia, geoingegneria, inquinamento delle matrici ambientali, dove ci conducono?

Esiste un'ecologia dell'uomo che va rispettata.

Esiste un'ecologia dlela natura che va custodita.

 

ECOLOGIA INTEGRALE

Il testo spiega cosa sia l'ecologia integrale, attraverso un'appassionante carrellata di temi e problematiche ambientali tutte molto attuali.

La lettura del volume aiuta a gerarchizzare correttamente i temi ambientali e offre non solo una panoramica di problematiche attuali di cui poco o niente si parla e discute, ma offre un metodo di osservazione sulla realtà che può essere utile per interpretare il nostro presente. 

Il libro descrive la cammino-terapia, un innovativo approccio metodologico in psicologia, che può essere utilmente impiegato come via terapeutica. Essa ha come riferimento antropologico il rapporto tra uomo e natura come sistema simbiotico, simbolico, sincrono. La relazione tra uomo e natura è presentata come normativa, cioè come forma (necessaria) dell'essere come persona. Il volume definisce il costrutto teorico e gli elementi costitutivi del setting terapeutico. L'autore indica chiaramente che senza un'antropologia di riferimento ogni via psicologica, terapeutica e non, è destinata a essere infeconda. Pertanto viene proposto al lettore una riflessione profonda sulla salute mentale come questione di armonia tra i tre fondamentali domìni dell'uomo: il corpo, la mente e lo spirito. La cammino-terapia viene ricostruita come via specifica per conservare o ritrovare ciò che era andato perduto.

Il volume si spinge a trattare il tema dello spirito in psicologia, che, oggi, non può più essere marginalizzato come dato evanescente, o, addirittura, inesistente, perché a-scientifico e, quindi, non misurabile. La scienza è misurazione di risultati di interazioni; nell'uomo una delle condizioni di interazione è l'anima. L'individuo in armonia si scopre "persona",cioè unità inscindibile psicosomatica che si autoappartiene. Ma non basta. Ci si scopre persona lungo un percorso, anche terapeutico se necessario. Il terapista, allora, ben può accompagnare il paziente sulla via dell'armonia. L'ambiente naturale, il linguaggio metaforico e analogico, in chiave simbolica, l'utilizzo della semantica dei colori e gli oggetti appartenenti alla natura rappresentano le condizioni minime perché possa essere proposta una efficace terapia dei comportamenti disfunzionali della struttura psichica. Viene, altresì, trattato il tema del "silenzio terapeutico", spesso evitato ovvero ignorato dai terapeuti stessi; invece esso si presenta come utile compendio per vivificare lo spazio relazionale empatico nella diade terapeuta-paziente. Nel volume si intende superare la prospettiva riduzionista dell'uomo, che, oggi, anche una certa corrente filosofica della scienza vorrebbe imporre come maggioritaria. L'uomo non è riducibile a sistema a valenza biologica, anche qualora indagato attraverso le neuroscienze, il cui contributo non può essere ignorato, ma che deve essere compreso come tentativo descrittivo. "La scienza, anche quella psicologica descrive, non ordina". La scienza non può essere normativa. È la relazione ad essere tale. Quella tra l'uomo e la natura è il paradigma per comprendere il senso dell'armonia e ricostruire un'immagine non sbiadita dell'alta dignità a cui siamo finalizzati. È una questione di natura umana. L'uomo è coscienza di sé, del Sè e delle sue dimensioni antropologiche. La camino-terapia si propone come spazio di azione del riequilibrio delle dinamiche profonde della psiche, perché sono, ormai, ampiamente provati i benefici che l'ambiente naturale dona all'uomo. Custodire la creazione è azione di conservazione di se stessi in senso psichico. La relazione con la natura permette all'uomo postmoderno di accedere in modo concreto e agevole alla coscienza che è il luogo in cui il persona incontra il divino e diventa persona. La cammino-terapia è la via per realizzare ciò; ed è francamente un percorso di spiritualità della psiche, cioè di psicospiritualità. Il volume è, dunque, rivolto a psicologi, psicoterapeuti, educatori e lettori attenti ai temi del sé e della coscienza. Il linguaggio comprensibile in cui è scritto permette ad un vasto pubblico di comprendere i fondamenti di un innovativo approccio. La cammino-terapia è un approccio integrale alla persona e il camminare ne costituisca la sua metafora.

PSICOSOMATICA ILDEGARDIANA

Sant' Ildegarda nasce a Bermesheim nel 1098. Ultima di dieci figli. Tra il 1147 e il 1150, sul monte di San Ruperto vicino a Bingen, sul Reno, Ildegarda fonda il primo monastero e, nel 1165, il secondo, sulla sponda opposta del fiume. È una persona delicata e soggetta alle malattie, tuttavia, raggiunge l'età di 81 anni affrontando una vita...